“Ovvero di come non ci è stato possibile assistere all’evento”
Tra l’interessante programmazione prevista dalla Casa del cinema, suscita un interesse particolare l’incontro con il Vincitore del Gran Prix al festival di Cannes, tale Matteo Garrone, il quale, nell’adattamento del romanzo di successo di Saviano, Gomorra, riesce a conciliare la partecipazione del pubblico, con l’apprezzamento della critica. Tale successo, trova riscontro in un inaspettato numero di persone che si recano all’incontro, le quali, per problemi organizzativi, vedranno frustrare le proprie aspettative, senza ottenere in cambio le dovute spiegazioni.
Alle 19:30, un gentile omino della sicurezza, ci informa che la sala può contenere soltanto sessantaquattro persone, motivo per il quale, ci consiglia di abbandonare la fila e le speranze di assistere all’incontro. Tale affermazione provoca una reazione immediata tra la folla, poiché, ciò che ci viene suggerito dall’organizzatore, contrasta inesorabilmente con la programmazione pubblicata sul sito. Infatti, la sala Deluxe, in cui è previsto l’incontro con il regista, contiene ben centoventiquattro posti, riuscendo ad accogliere così, la maggior parte delle persone presenti. Dopo varie proteste riusciamo a scoprire che in realtà la sala Deluxe, nella quale si sta proiettando il film “Primo amore”, non sarà svuotata come da regolamento, causa un breve ritardo negli orari della programmazione. Ciò non riesce a convincere le persone presenti, le quali, dopo insistenza varie, capiscono che in realtà il problema è di diversa natura: gli organizzatori, per qualche oscura ragione, hanno fatto sì che le persone presenti nella sala Deluxe, non abbandonassero il proprio posto come da regolamento, assistendo così a due proiezioni consecutive, costringendo coloro che attendevano in fila ad utilizzare la sala Kodak, la quale ha una capienza di soli sessantaquattro posti.
Allontanandoci dalla fila di persone - giustamente – in collera, i commenti di queste, erano riferiti ad eventuali “raccomandazioni” che hanno boicottato il regolamento, cattiva abitudine nostrana nonché piaga sociale. In ogni caso, il vero motivo resta ignoto, e le motivazioni suddette restano soltanto ipotesi e trascrizioni imparziali di quanto accaduto, nella speranza che ciò non si ripeta.
Scritto da Bino Mariani